L’Architettura, come ogni altra espressione e abilità creativa, risente di quanto accade nel mondo e nel profondo dell’uomo, e per questo mette in atto innovazioni e trasformazioni talvolta radicali per ideare e costruire spazi sempre più funzionali rispetto ai nostri stili di vita, necessità, prospettive, sogni e ambizioni. Cruciali sono le epoche e i momenti di passaggio, come quello che stiamo vivendo adesso, mentre stiamo entrando in un nuovo ciclo ancora tutto da scoprire, disegnare, inventare, interpretare. Nelle antiche tradizioni queste fasi di transizione avevano un significato simbolico, rituale e magico, poiché scandivano tappe e mutamenti importanti equiparabili ai riti iniziatici nel ciclo della vita.
All’alba del neonato 2023, abbiamo scelto di raccontarvi quello che ha scandito la nostra storia e il nostro anno passato in termini di idee, ricerche e progetti realizzati fin qui, e di anticiparvi in che modo stiamo progettando il nostro nuovo fare architettura, tenendo sempre in mente, come diceva Frank Lloyd Wright, che l’architetto deve essere l’interprete originale del suo tempo, della sua epoca, del suo istante.
Proprio questo era l’intento quando abbiamo scelto di dar corpo e anima a Zeprojects, volendo creare, trasformare, impreziosire gli spazi per accogliere i bisogni e le aspirazioni di chi li vive, con la persona al centro, fulcro e metro del nostro costruire.
Stiamo lavorando per realizzare un sogno: interpretare il nuovo umanesimo in architettura, coniugando creatività, funzionalità e senso estetico per migliorare la vita delle persone, e utilizzando a questo scopo anche gli strumenti digitali più originali e innovativi.
Quando nel 2019 con questi presupposti abbiamo avviato l’attività di Zeprojects, con la nostra esperienza maturata in quasi 20 anni di lavoro in Italia e all’estero, il mondo stava vivendo il consolidamento e l’evoluzione di alcune tecnologie dirompenti che cominciavano a fare la differenza nei principali settori della società.
L’introduzione di nuove e sempre più sviluppate applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e dell’Internet delle Cose stavano infatti permettendo maggiori livelli di personalizzazione, precisione e affidabilità dei servizi, ma il mondo della progettazione architettonica rimaneva ancora un passo indietro rispetto a queste innovazioni.
Con Zeprojects abbiamo allora voluto contribuire a realizzare la visione di una nuova architettura, che potesse includere ed implementare anche queste competenze all’avanguardia, coniugando creatività e potenzialità tecnologica, cultura, etica dell’ambiente e sostenibilità.
Ci siamo dedicati inizialmente soprattutto ai settori Hospitality, Ho.Re.Ca., Retail, Turismo e Wellness ma nel 2020, con l’avvento della pandemia, abbiamo dovuto ampliare i nostri orizzonti, poiché le restrizioni e misure adottate per contrastare la diffusione del virus avevano reso questi comparti forzatamente inattivi.
Mentre il mondo cambiava repentinamente, abbiamo dunque cercato di capire come impiegare i nostri know-how e concept architettonici per far fronte ai problemi più impellenti del momento riguardanti soprattutto l’ambito sanitario.
E’ proprio in tale scenario e a questo scopo che abbiamo ideato lo Zep, Zero Epidemy Point. Esso ha rappresentato la nostra risposta concreta all’emergenza Covid-19, che aveva messo in grave difficoltà gran parte delle strutture sanitarie presenti sul territorio nazionale.
Lo Zep è stato il primo modulo meta-temporaneo antibatterico ed ecosostenibile, fornito di corridoi biologici sicuri per la salvaguardia di pazienti e personale, utilizzabile in supporto alle strutture ospedaliere, oppure posto come presidio sanitario urbano di quartiere per offrire un servizio diretto rivolto alla cittadinanza.
Riscuotendo molto successo anche a livello mediatico, lo Zep è stato presentato e ben recensito anche da testate giornalistiche come Il Sole 24 Ore e Il Resto del Carlino. Per le sue caratteristiche uniche sul mercato è stato selezionato dall’Irccs, l’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori, per costituire a Forlì il primo triage antibatterico sicuro per pazienti oncologici. Questo complesso che inizialmente doveva essere metàtemporale, è diventato fisso ed è ormai parte integrante dell’istituto ospedaliero, rappresentandone un importante ausilio e punto di forza.
Seguendo questa linea, lo scorso anno abbiamo poi sviluppato un altro progetto pionieristico in ambito sanitario: una struttura all’avanguardia dell’era post covid di 3000 metri quadrati sull’appennino emiliano.
Si tratta di una casa di cura di nuova generazione che a nostro avviso incarna la svolta del paradigma sanitario necessaria e non più rinviabile.
Progettata per rispondere alle esigenze post pandemiche, è caratterizzata da una molteplicità funzionale finora mai realizzata, con attenzione massima data alla sicurezza e salubrità degli ambienti.
Il progetto unisce architettura sostenibile e tecnologie all’avanguardia, per offrire agli utenti un servizio sociosanitario d’eccellenza, contribuendo anche alla valorizzazione del territorio.
Costituita da 4 grandi blocchi uniti da un padiglione centrale, ospiterà 75 posti letto dedicati a pazienti psichiatrici e ad utenti anziani autonomi o semiautonomi.
Gli ospiti potranno beneficiare di una sapiente articolazione degli spazi rispondente alle necessità delle varie categorie di utenza, all’interno di una struttura studiata in compenetrazione e simbiosi con l’ambiente, con percorsi verdi interni ed esterni.
La polifunzionalità viene garantita sempre attraverso lo Zep, che permette facilità di montaggio e reversibilità a seconda delle necessità, mantenendo al tempo stesso la stabilità e il confort tipici dell’edilizia tradizionale. Abbiamo progettato di combinarla con le tecnologie IoT e IA (Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale), che renderanno la struttura un polo avanzato anche di telemedicina o medicina a distanza, per un supporto che si potrà così estendere a tutta la popolazione locale.
E così siamo giunti ad oggi. Ci tenevamo a raccontarvi un po’ della nostra storia e dei nostri progetti, ciò che ci ha spinto a ricercare sempre qualcosa di innovativo e unico… ma cosa abbiamo adesso in cantiere per il 2023?
In questo nuovo anno vogliamo far tesoro delle esperienze e competenze che abbiamo acquisito per un maggiore sviluppo dei settori Hospitality e Residential, Ho.Re.Ca., Retail, Turismo, Sport e Wellness.
In concomitanza con l’imminente apertura di una nostra nuova sede sulla riviera romagnola, lavoreremo anche alla riqualificazione delle strutture turistiche, spesso popolate da edifici ricettivi obsoleti: se reinventati e rimodernizzati potranno attrarre un grande flusso di visitatori sia dall’Italia che dall’estero.
Stiamo studiando varie soluzioni per la valorizzazione degli ambienti dedicati all’hospitality, wellness & leisure, anche in abbinamento alle aree business, considerando il progressivo incremento del lavoro agile, o a servizi di riabilitazione, prevenzione ed assistenza sanitaria. Riteniamo infatti che strutture ibride e polifunzionali rappresentino uno dei temi chiave del nuovo modo di fare architettura, in rispondenza alle mutate abitudini e stili di vita.
Stiamo inoltre lavorando per implementare le formidabili risorse che ci offrono su più fronti la Realtà Aumentata e il Metaverso, che possono ampliare in maniera esponenziale le opportunità di sviluppo e rilancio di qualsiasi tipologia di struttura e settore d’intervento.
Con uno spettro vastissimo di applicazioni, questi strumenti rappresentano la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica, per cui le aziende o imprenditori che li sapranno utilizzare al meglio potranno rimanere al passo sul mercato, dando un effettivo valore aggiunto ai servizi che offrono alla loro utenza.
Nella nostra vision l’innovazione tecnologica più all’avanguardia può essere infatti impiegata anche nella progettazione architettonica, virtual architecture, per meglio soddisfare i bisogni delle persone, ampliare la loro capacità proattiva di interazione con gli ambienti, aiutando la produzione di servizi e beni di qualità.
In quest’ottica, un aspetto che riteniamo particolarmente importante per la sua valenza sociale è ad esempio quello legato al superamento delle barriere architettoniche, proprio attraverso l’ausilio della tecnologia digitale.
Per darvi un’anticipazione su alcuni dei progetti cui stiamo lavorando: come Zeprojects metteremo a disposizione la possibilità di esplorare una struttura ricettiva ancor prima di prenotarne il soggiorno, attraversandola e vivendola dall’interno come se fossimo fisicamente lì.
In questo modo, oltre ad incrementarne il valore a livello commerciale, potremo espandere l’esperienza di universal design, un design for all, sempre più accessibile a tutti. Attraverso tour virtuali permetteremo anche a chi ha deficit motori di visitare preventivamente la location dove si vuole soggiornare, concordare eventuali adattamenti degli spazi e degli arredi, visionare e verificare in anteprima le attrezzature disponibili.
Utilizzeremo il Metaverso per permettere esperienze immersive di grande impatto multisensoriale, rendendo le strutture maggiormente funzionali e inclusive, con applicazioni sempre più creative e originali di cui continueremo a raccontarvi nei prossimi post.