la nostra
proposta di valore
i nostri clienti
Cerchiamo prodi capitani in cerca di terre ancora sconosciute, pronti a navigare acque tumultuose in vista della luce all’orizzonte. Se i vostri ideali coincideranno con i nostri e se vi fiderete di noi, vi condurremo dove gli altri non hanno avuto il coraggio di andare, saremo i vostri alleati nei viaggi più arditi. Cerchiamo persone, imprenditori, artisti, sportivi, manager, accomunati dalla necessità di innovare, creare nuove opportunità, sviluppare progetti visionari, innovatori outsiders annoiati dal mainstream che vogliano distinguersi dalla massa ed esprimere se stessi o la propria organizzazione in modo anticonvenzionale.

Oggi, accanto a bellezza funzionalità e costo di un intervento, è necessario comprenderne la sostenibilità di tutti gli aspetti. Un intervento viene definito sostenibile quando la soluzione proposta è il risultato dell’equilibrio tra aspetti economici, bisogni delle persone e necessità ambientali. Per decenni nel secolo scorso abbiamo dato importanza unicamente agli aspetti economici di un intervento, ignorando quanto il costo in termini umani e naturali stesse drammaticamente crescendo. Questa miopia ci ha condotto presto ad un brusco risveglio, fatto di violenti fenomeni naturali e altrettanto devastanti fenomeni di degrado sociale. Per sviluppare progetti che funzionino, cioè in grado di creare valore per le persone e per il territorio che li ospita, oggi è più che mai necessario considerare la complessità degli aspetti e appunto la sostenibilità dell’intervento. Per questo ogni giorno il nostro impegno come progettisti è volto a comprendere la complessità delle situazioni che ci si presentano, cercando di attuare un approccio globale al progetto, che potremmo appunto definire olistico.
Per noi sostenibilità significa progettare in modo etico, a basso impatto ambientale. Utilizzare il più possibile materiali naturali oppure interamente riciclabili, considerare l’intero ciclo di vita di un materiale dall’estrazione alla rigenerazione possibile. Sostenibilità significa ancora ascoltare i bisogni delle persone e per quanto possibile cercare di soddisfarli. Significa scegliere artigiani locali, creare lavoro come indotto indiretto di un progetto. Significa usare la tecnologia a servizio dell’architettura e delle persone. Significa cercare di dare valore ad ogni aspetto della progettazione, non fermarsi alla prima soluzione possibile, la più facile e quella che percorrono tutti.
L’uomo è un essere vivente per natura sociale, ha quindi la necessità di avere continue interazioni con gli altri e in generale con il mondo esterno. L’architettura può avere un ruolo nel corrispondere a questo bisogno dell’uomo? Può esserci un “dialogo” attivo con le persone che la attraversano? Oggi sta succedendo qualcosa che potremmo definire “disruptive” rispetto ai modelli di comportamento e di relazione “sociale” del passato con il mondo esterno, le persone sono infatti sempre più connesse ad un mondo virtuale, questo avviene nella maggior parte delle volte tramite dispositivi mobili. Tralasciando opinioni in merito alla bontà o meno di quella che potremmo definire una “evoluzione sociale”, quello che ci preme osservare ed interpretare come architetti è se l’architettura debba avere un ruolo in questo cambiamento e se sì quale. Un altro punto dirimente è comprendere il comportamento delle nuove generazioni, in particolare ci chiediamo, i nativi digitali percepiscono il mondo con lo stesso punto di vista di un nativo “analogico”? Da queste considerazioni inizia il nostro percorso di ricerca e sviluppo, per trovare soluzioni reali che possano realmente migliorare la qualità della vita delle persone e la fruibilità degli spazi.
Fino ad ora abbiamo ASSISTITO in architettura ad un freddo impiego della tecnologia (IoT Internet delle cose e l’Intelligenza artificiale). L’aggettivo “freddo” in questo caso vuole significare povero, limitato, impiego di sensoristica e software per far sì che banalmente l’immobile abbia ulteriori funzionalità rispetto a quelle prettamente spaziali. La tecnologia per noi rappresenta un valore aggiunto al progetto architettonico quando è un tutt’uno con esso, quando cioè vi si integra completamente, fino a confondersi con la forma architettonica. Può in questo modo esprimere un vero e radicale mutamento degli spazi di vita per l’uomo. Forse possiamo dire che la tecnologia, se utilizzata con consapevolezza, può sviluppare “un’anima” che la umanizza…chi non ha voluto un po’ bene a R2-D2?!?.
Ritornando quindi alla nostra domanda iniziale, sul perché integrare IoT e Ia negli spazi rispondiamo: per incrementare l’esperienza delle persone aumentando l’interazione attraverso la stimolazione multisensoriale, in sostanza per umanizzare gli spazi architettonici. Spesso la tecnologia è descritta con accezioni negative, i robot sono considerati competitor della specie umana in grado di soppiantare e prendere il controllo del mondo. Qualcosa di vero ovviamente c’è, infatti le tecnologie machine learning sono in grado di apprendere dai propri errori autonomamente e di autocorreggersi. Questa è però la visione pessimistica del mondo, visione che per natura non ci si addice, noi crediamo infatti che la tecnologia sia il prodotto più avanzato della mente umana, progettata a sua immagine e somiglianza per potenziare le capacità della nostra specie. Una sorta di estensione dell’essere umano, in grado di alleggerirlo dai compiti più ripetitivi, per questo a basso valore aggiunto. Questa è una grande opportunità se ci pensiamo e oggi stiamo assistendo solo all’inizio di una rivoluzione che probabilmente nel breve cambierà radicalmente le nostre vite.
E’ incredibile quanti cambiamenti siano avvenuti nel mondo in così poco tempo in campo digitale, biomedicale, nei trasporti e così via. L’architettura sembra ancora non aver conquistato un ruolo in questa che sarà la più grande rivoluzione dell’umanità. Il nostro proposito è proprio consentire che questo avvenga, la nostra sfida è favorire il cambio di paradigma nel mondo delle costruzioni. Integrando la tecnologia in architettura infatti possiamo ottenere spazi intelligenti, in grado di aiutare le persone che li vivono, spazi inclusivi dove tutti possano soddisfare i propri bisogni a seconda delle proprie necessità. La nostra architettura “bionica” diventa uno spazio inclusivo, dove tutte le persone, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche, possano vivere esperienze di qualità. Pensiamo a come un braccio bionico collegato con il sistema nervoso umano possa cambiare la vita a quanti abbiano perso un arto, consentendo di ripristinare tutti i collegamenti neurologici e di recuperare la sensazione del tatto.
Significa saper utilizzare gli strumenti finanziari oggi a disposizione in modo da poter garantire al cliente la soluzione più congrua anche dal punto vista economico. Parliamo quindi oggi degli incentivi 110% ecobonus, sismabonus e bonus facciate prevalentemente. Sono strumenti estremamente utili che stanno radicalmente cambiando le logiche del mercato immobiliare. Va però evidenziato quanto gli iter burocratici per l’ottenimento degli incentivi fiscali sia complesso e denso di insidie. Per dare un servizio completo ai nostri clienti abbiamo quindi deciso di specializzarci anche in questo ambito, collaboriamo con le più importanti aziende EsCo attraverso le quali siamo in grado di gestire tutte le fasi dell’intervento finalizzato al rinnovamento edilizio con l’ottenimento dell’incentivo fiscale più appropriato.
Anche in ambito di ristrutturazioni edili sull’esistente offriamo quindi un servizio differente, sviluppiamo ovvero il concept di progetto, operando un vero e proprio restyling dell’immobile occupandoci di ogni aspetto, da quello energetico alla domotica, dalla gestione della cessione dei crediti fiscali al seguire il cantiere e accompagnare le persone fino alla chiusura dei lavori. Crediamo che gli incentivi fiscali siano una interessante opportunità per ripensare l’esistente, in grado di operare una vera e propria rigenerazione degli immobili e delle aree, sia in ambito energetico che urbanistico e con importanti risvolti sociali. Senza dimenticare che un progetto di qualità è in grado di far incrementare il valore degli immobili (e delle aree), si stima attorno al 30% e quindi rappresenta sicuramente un’opportunità da non perdere per quanti abbiano per le mani edifici esistenti.